SECONDO POSTO
L’enigma del Führer – Stefano Mancini

L’enigma del Führer è un romanzo di Stefano Mancini, giornalista, editor e direttore editoriale del service “Tracce d’inchiostro” . Si tratta di un thriller fantascientifico al cardiopalma, edito – nientemeno che – da Fanucci editore.
La chiave è… morta
Ethan Cooper, giornalista del Guardian, è alla guida quando un uomo sbuca dal nulla e si getta sotto la sua vettura. Lo sconosciuto, ormai in fin di vita, usa le ultime forze per consegnare a Ethan una chiave e un anello, pronunciando frasi apparentemente sconnesse: «Entra in banca con Mathilde» e «La chiave è morta».
Ethan, percependo sulla coscienza il peso della morte dell’uomo, inizia un’indagine che lo porta prima a una cassetta di sicurezza a Francoforte, poi in una cittadina al confine tra Germania e Polonia. È qui che conosce Kirsten, brillante fisico, nonché bisnipote di un chimico che lavorava al servizio del Terzo Reich, sequestrato e giustiziato per motivi mai del tutto chiariti.
Ethan e Kirsten finiranno in un vortice di codici da decrittare, enigmi da risolvere e inquietanti scoperte. Giungeranno a conoscere il progetto segreto di Hitler che avrebbe potuto cambiare il destino del mondo e faranno luce su quanto è capitato al bisnonno Günther. Passato e presente si incontrano sulla via delle loro indagini, nell’ambito di fughe continue e persecuzioni da parte di forze di polizia deviate, che vorranno mettere le mani sulla preziosa scoperta.
La chiave è morta, ma non il riscatto e la speranza di Günther e dell’umanità intera.
Fallace è la natura umana
L’enigma del Führer è un thriller fantascientifico entusiasmante, con un ritmo deciso e calmo allo stesso tempo. I numerosi flashback rallentano lo sviluppo della storia e consentono di guardare le cose da diversi punti di vista. Ecco il valore aggiunto di questo thriller gustoso.
Stefano Mancini è un autore da tenere d’occhio, un autore che mette al centro i fatti e gli snodi della trama, riuscendo comunque a conferire una rara profondità ai personaggi.
Già, perché dietro ai fatti e ai colpi di scena, ci sono sempre gli individui “fallaci per natura poiché fallace è la natura umana”.
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